Perché effettivamente bisogna ammettere, gli oppositori del Pdl, sono bravi (non quanto "Silvio"), nel montare le campagne elettorali.
Utilizzano sondaggi che li danno vincenti, giornalisti che scrivono di grandi passi avanti nella rincorsa al Pdl, politologi, che segnalano dei nuovi progetti, che molti cittadini guardano con occhi diversi rispetto al passato.
E soprattutto cosa importante segnalano di un crescente partito dell'astensionismo, che in quest'occasione farebbe il gioco degli oppositori.
Penso che ormai Berlusconi ci ha abituato, che solitamente all'inizio delle campagne elettorali, si tiene un po nascosto, per dare spazio alle chiacchiere di coloro che tentano di scalfire la sua leadership, per poi dare una svolta 15 giorni prima della chiusura della campagna elettorale.
Partendo da queste basi e che ormai sia diventato del tutto normale , che lo scontro politico si gioca sulle accuse e sulle mistificazioni, si procede in mezzo a mille rivoli diversi, l'importante e far emergere sempre la verità, quella vera, cioè che adesso all'opposizione esistono --Comunisti-Traditori del voto elettorale-Magistrati politicizzati-Sostenitori di cause aberranti-
E tantissimi altri variopinti movimenti , che in ogni caso non riusciranno, pur rimanendo compatti a raggiungere il numero dei sostenitori che il Premier possiede.
Questa è la vera prospettiva che nessuno vuole ammettere, fanno tutti la voce grossa, danno notizie eclatanti di coinvolgimenti eccellenti, ma pur scavando nel torbido non riescono e non riusciranno a scalfire l'opinione dei sostenitori, perché siamo ultra stufi del modo di fare politica, da parte degli oppositori.
Quanto sarebbe bello, confrontarsi su basi solide e programmi ben definiti, da proporre ad i cittadini ed in base a questo scegliere, se non si hanno convinzioni precise.
Si ,perché oggi scegliere non è più consentito, o sei con loro o rappresenti il male assoluto, ed un altro problema che sta prendendo piede, mia malgrado lo debbo ammettere, sono le correnti interne al Pdl, che hanno paura di un'eventuale sconfitta, e cercano di premunirsi al dopo Berlusconi.
Creando scompiglio interno che fa solo il gioco dell'opposizioni.
Torno a ribadire per la seconda volta, che il dopo Berlusconi, si chiama ANGELINO ALFANO, sicuro di una forza elettorale che viene dal profondo SUD, che è la sua terra natia..
VdV
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