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domenica 20 marzo 2011

LA GUERRA E' INIZIATA..

Questo è quello che vive chi è sotto attacco..

Ricordo che dopo qualche anno dal congedo militare eravamo nel 1990, scoppiò la guerra in Iraq. 
Mi preoccupai moltissimo, perché girava voce, che saremmo potuti essere richiamati, nel caso l'Italia si fosse affiancata alle forze alleate che erano scesa in battaglia.
Oggi essendo maturo con gli anni la situazione è completamente diversa, ma la preoccupazione resta la stessa; non tanto per un mio eventuale coinvolgimento diretto, ma quanto per le possibili ritorsioni che si possono verificare.
Si, perché le ritorsioni, possono essere una realtà, non per i proclami allarmistici di Gheddafi, ma per tutti gli immigrati di religione musulmana sparsi in giro per il mondo.
Che a differenza degli occidentali rispondono ad una concezione di religione d'indottrinamento continuo e costante nella loro esistenza.

Perché, nasce questa azione militare:

Ovviamente i motivi che vengono alla luce sono solo quelli Umanitari, ma la realtà e ben diversa e nessuno e dico nessuno ha apertamente il coraggio di dichiararlo, cioè il Petrolio.
Il quale è presente in Libia in quantità elevate, e tutte le Nazioni scese in guerra cercano di averne una fetta, per evitare che cada nelle mani di nuove forze musulmane, che hanno tutto l'interesse a prendere il posto del Rais.

Quali sono le Nazioni che svolgono questa azione militare e perché:

La Nazione principe che sin dal primo momento si è dichiarata pro intervento armato è la Francia, seguita immediatamente dalla Gran Bretagna e dagli Stati Uniti.
Ed in ultimo si è trovata a partecipare anche l'Italia, mettendo a disposizione le basi militari, per il momento.
Ma in un prossimo futuro potrebbe partecipare attivamente.
Dicevamo degli interessi Francesi ed Inglesi, questi paesi,ci vorrebbero far rivivere la loro propensione al colonialismo che li a contraddistinti nei tempi passati.

Dal punto di vista di un'osservatore come il sottoscritto, questa è l'unica verità reale, che dovrebbero avere il coraggio di diffondere gli stati coinvolti in quest'azione militare..    

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