Referendum 4 Dicembre

Siamo alle comiche, dopo i disastri degli ul 4 anni i #pidioti, continuano ad aumentare le tasse. #votosubito - #maipiupdioti

LE ORIGINI: QUANDO NASCE IL.VIAGGIO. DEL. VIANDANTE..

15/12/2008
Ho come l’impressione che, la mia vita assomigli al viaggio di un viandante.
Che in solitario inizia l’esplorazione di terre sconosciute, si addentra in foreste mai calpestate dal piede umano , conosce popoli che non hanno mai visto l’uomo bianco..
La voglia dell’esploratore è talmente forte che non si abbatte davanti a nulla , perché si rende conto che ciò che sta facendo è un grande passo per l’evoluzione interiore .
Gli serve per tornare ad apprezzare il dono della vita.
Le disavventure che gli capitano sono infinite, persone che lungo il suo tragitto tentano di dissuaderlo o cercano con i più brutti inganni di prendere il suo posto.
Inizialmente quando è ancora acerbo, cade in tranelli, perché si lascia trasportare dalle emozioni che vive, ma poi pian piano, incomincia ha saper distinguere le persone che incontra ed iniziano le valutazioni.
Altro punto a suo favore che sfrutta sono i segnali che percepisce sul suo cammino,e l’ho indirizzano nel giusto percorso da prendere.
Però malgrado questi, il suo tragitto continua ad essere sempre molto impervio, perché essendo un animo indomabile non è in grado di ascoltare chi gli suggerisce le giuste soluzioni del momento, per poter meglio affrontare le nuove scoperte..
Sa di suo che deve essere Lui a trovare la soluzione alle disavventure che vive e saper bene distinguere il bene dal male.
Gli episodi che lo portano ad aumentare il suo senso della percezione,iniziano a metà del suo cammino, quando è ormai entrato in una foresta dalla quale gli sembra impossibile ritrovare la giusta strada, perché è esageratamente piena di trappole, che in alcune occasioni tendono a farlo cadere in buche senza fondo, ma sembra avere sempre la bussola che punti sulla direzione giusta.
Improvvisamente quando gli sembra di non poter più tirarsi fuori della foresta ,perché caduto in alcune paludi esageratamente fitte, dalla boscaglia scorge un volto che lo chiama.
Appare una sirena dai capelli rosso fuoco e gli occhi verde smeraldo, che inizia a consigliarlo, e gli fa balenare il modo come tirarsi fuori per riprendere il giusto percorso, vivono per un periodo insieme ed insieme iniziano una nuova esplorazione, ma purtroppo ritorna a farsi sentire quel carattere indomabile e ritornano anche le disavventure, che lo porteranno a perdere quella sirena e i suoi giusti consigli..
Avendo trovato l’uscita della foresta, si appresta a nuove esplorazioni, e rincontriamo il nostro viandante alle pendici di una cascata , mai risalita da nessun uomo, perché era troppo densa di ostacoli ed il solo tuonare dell’impatto dell’acqua con le rocce non faceva avvicinare neanche gli indigeni..
Lui indossata l’armatura sfavillante color blue notte e l’elmo giallo paglierino, decide di risalire la cascata.
Impiega quasi due anni della sua vita per giungere in vetta quasi a toccare il cielo con un dito..
D’improvviso un lampo squarcia il cielo e lo ributta giù e sente una voce tuonare, Mio caro viandante non è il momento devi ancora patire prima di giungere al tuo obbiettivo..
Non perdendosi d’animo a sua volta chiede alla voce, hai visto il percorso che ho dovuto affrontare per giungere sin qua?, perché mi ributti giù?
La voce con un tono molto duro ribatte, lo capirai a suo tempo, quando il torpore che ti affligge sparirà per sempre.
Troverai le giuste risposte a tutto, ed in più ti anticipo che vivrai il sogno della tua vita..
Ormai il viandante sembra essersi abituato ad affrontare gli ostacoli e gli imprevisti, è nuovamente, cerca di ritrovare nuove vie per continuare il percorso intrapreso.
S'immette in una nuova strada ed all’improvviso entra in un villaggio dove trova degli abitanti sconosciuti, che vivevano secondo delle usanze mai viste, ed avevano una religione che lo colpi, perché il loro modo di fare era molto affascinante vivevano in gruppi isolati gli uni dagli altri ma allo stesso tempo durante l’ora dei pasti si ritrovavano tutti insieme per adorare i loro Dei;
Arrivato alla soglia delle grandi porte d’ingresso fu accolto da questi misteriosi abitanti in modo stupefacente, perché la nuova persona portava nuove usanze che avrebbero ancora di più allargato il numero degli Dei da adorare e tutti sembravano accogliere bene questa nuova realtà.
Ma non sapeva che all’interno di questo villaggio esistevano altre centinai di piccoli villaggi da visitare , dove vivevano altre tipologie di indigeni che non sempre erano ben disposti con il nuovo.
Malgrado questo intrecciarsi di nuove realtà, fu spronato dalla voce sentita sulle pendici della cascata ed andò avanti.
La scoperta continua di questi villaggi stimola molto il viandante soprattutto ,perché aumenta la conoscenza di abitanti ed usanze dei luoghi che visita..
In questo momento sembra aver intrapreso la strada giusta, e si diverte moltissimo in tutto ciò che fa.
Una notte all’improvviso gli appare una strana figura o Lui ha l’impressione che gli accadono degli strani episodi ancora non riesce a distinguere bene cosa gli stia accadendo, quando mentre si trovava alla scoperta di un nuovo territorio lungo le coste di un mare cristallino ed una sabbia bianca mai contaminata torna a sentire la Voce che lo dissuade dal proseguire quella strada intrapresa.
Domanda, il perchè di tale decisione , ma non riceve nessuna risposta.
Preso il coraggio a due mani e sicuro che la Voce non sbagli abbandona quel sentiero per poter continuare l’esplorazione.
Un giorno il viandante trovatosi ad esaminare tutte le nuove avventure sin qui vissute , ricorda un pensiero che faceva prima di intraprendere il lungo percorso sin qui affrontato.
E’ disse fra se è se!!
Io ho ricevuto da Nostro Signore il dono dei segni, perché non imparare ad individuarli ed ascoltarli?
Questo pensiero gli venne , perché non si capacitava come mai tutte l’esperienze che egli faceva lo portavano sempre alla stessa conclusione , pur molto di frequente cambiando gli interlocutori.
L’unica risposta che gli venne , era di ripercorrere nuovamente le strada che aveva fatto in passato , per osservare con occhi diversi gli errori che lo facevano giungere alla stessa conclusione.
Decise di ritirarsi dalla sua esplorazione e armatosi di una buona dose di calma esaminò i suoi passi.
Come prima cosa decise di rivalutare con occhi nuovi tutte le persone incontrate lungo il cammino, le analizzo una per una per vedere se esistevano punti in comune che lo portavano ad abbandonare tali persone.
In seguito prese in esame i luoghi dove conobbe le persone, per capire a sua volta l’incidenza .
Infine fece la cosa più importante, analizzo il suo comportamento!!!
E da qui inizio un nuovo percorso che portò il viandante a rivedere le fondamenta delle sue convinzioni per incidere in modo nuovo sui viaggi che si apprestava nuovamente ad affrontare..
Resosi conto che andavano aggiustati i lati più spigolosi del suo carattere, per evitare di isolarsi completamente e di evitare di andare verso il baratro nelle azioni che intraprendeva, il viandante si convinse che forse era più giusto, si affrontare nuove esplorazioni, ma non più indirizzate verso obbiettivi sconosciuti, ma cercando di fare prima di tutto delle giuste analisi, in modo tale da intraprendere strade gia percorse da altri, ma sicuro d’ apportare delle novità .
Essendo Lui sempre un uomo dal carattere indomabile non venne facile inizialmente, esaminare con giusti parametri i lati spigolosi, ma in seguito anche grazie all’intervento di suoi fedeli discepoli inizio l’analisi..
I discepoli, gli insegnarono, il dono della pazienza, una virtù fino ad adesso sconosciuta, ed esaminandola comprese che d’ora in poi ne avrebbe fatto un uso continuo.
Dopo aver assimilato gli ultimi insegnamenti,ed aver fatto la sua analisi, ed aver adottato nuove strategie per migliorarsi; ritroviamo il viandante lungo un nuovo cammino , deciso a scoprire e riscoprirsi.
Il nuovo viaggio che intende affrontare lo porterà,in luoghi nei quali ha trascorso parte della sua gioventù,dove accadde una delle disavventure più brutte che ricorda, ma è intenzionato a ritornare proprio in quei luoghi, perché una volta per tutte vuole sconfiggere il drago interiore che lo affligge, è solo andando di persona in quei luoghi può essere sicuro di abbatterlo.
Li è incominciato tutto , li deve trovare la forza per chiudere il capitolo definitivamente.
Quasi vicino alla città , ricorda i trascorsi ed improvvisamente tutti i ricordi si materializzano, le persone , i luoghi, il mare.
Qualunque cosa torna ad essere viva, come non fosse mai andato via da quei posti, tutto è immutato , sono passati ventanni!!
La cosa che lo colpisce maggiormente e si rende conto del tempo passato è l’incontro con un vecchissimo sacerdote , quasi stentava a riconoscerlo, suo vecchio mentore nei periodi trascorsi in quei luoghi..
L’incontro all’inizio sembrava lento a decollare, ma superato il primo impatto i ricordi e le loro lunghe discussioni ritornano in mente ad entrambi;
La prima domanda che il sacerdote fece al viandante, dopo aver rotto gli indugi fu:
Dimmi come andiamo con il tuo animo indomabile?
Hai finalmente sconfitto il drago?
Lui rimase di stucco , prima di rispondere si chiese fra se e se?
(Il Signore è grande illumina la mia vita sempre,gli incontri che mi manda non sono casuali ed il mio mentore ne è la dimostrazione).
La risposta naturale che gli venne, fu; sono qui per questo..
In un silenzio quasi indescrivibile, tuonò una risata improvvisa, il Sacerdote, esclamò, sapevo gia tutto , mi trovo sul tuo cammino per darti gli ultimi consigli, perché sei quasi arrivato alla conclusione del tuo viaggio.
Meriti i giusti riconoscimenti, per gli sforzi profusi ed il Grandissimo queste cose l’è Sa..
Dopo aver continuato a ricordare e ridere del passato i due uomini si lasciarono , con un’ultima frase, “che un giorno magari in un’altra vita si sarebbero rincontrati per un ultimo saluto”..
Il viandante ripresa la sua strada, continuò ad andare nei luoghi del passato e pian piano, tenendo a mente sempre le parole del mentore e gli insegnamenti dei suoi discepoli; continuò a fare nuove esperienze e nuovi incontri che lo portarono in altre città del suo passato..
Una mattina svegliatosi di buon ora, riempita la sua sacca di viveri e bevande , decise di esplorare una stranissima città, venutagli in sogno da bambino..
Nella quale non era mai stato, sicuro però, che li avrebbe continuato a trovare risposte, che gli servivano per completare il suo percorso caratteriale; e per sconfiggere definitivamente il drago.
Entrato in una locanda, dopo aver dato un occhiata in giro, si sedette in un tavolone, nel quale era gia seduto uno strano individuo, stranamente aveva il volto quasi del tutto coperto come a non farsi riconoscere, e fumava una pipa, da una forma allungata ricordava quasi le pipe usate dagli antichi indiani d’america.
Ordinato un pasto caldo, chiese la cortesia all’individuo di spegnere tale pipa, mentre lui mangiava, non ricevette risposta; chiese una seconda volta; non ricevette risposta.
Finì il suo pasto caldo, e con aria quasi da sfida, andò verso l’uomo, per chiedere il motivo del suo comportamento, non lo fece neanche avvicinare, l’uomo esclamò!!: tu sei il viandante!!
Esterrefatto, chiese? Come fai a saperlo, non ti conosco e non sono stato mai in questa città; lui rispose, che le notizie volano con il vento, le belle notizie arrivano con i gufi bianchi, gli spiegò che la sera precedente il suo arrivo uno di questi li fece visita.
Allora iniziarono a parlare e l’uomo gli disse talmente tante di quelle cose sulla sua vita; che il viandante ebbe l’impressione che si fossero conosciuti da sempre; in realtà non si erano mai visti.
L’analisi che fece il viandante, dopo aver lasciato l’uomo della locanda, fu che questo incontro lo aveva sicuramente programmato la Voce.
Perché anche questo serviva alla soluzione finale, per cercare in modo definitivo di sconfiggere il drago interiore.
Rimessosi in cammino, si diresse verso terre conosciute, dove questa volta era sicuro di non fare strani incontri, infatti sulla strada del ritorno incontrò , uno dei suoi discepoli , ed insieme continuarono la strada verso la città natia del viandante; mentre camminavano il viandante raccontò dello strano incontro avvenuto qualche giorno addietro al suo discepolo.
Egli disse, mio caro viandante, tu sei quello che noi abbiamo sempre visto, e che tu non puoi vedere; una luce sul nostro cammino, che inizialmente quando ci siamo conosciuti era molto opaca, ma adesso che pian piano stai arrivando verso la conclusione e dopo gli insegnamenti che hai ricevuti, diventa sempre più sfavillante.
Entrambi felici, per ciò che stavano dicendosi, arrivarono quasi senza accorgersene alle mura della città natia;un uomo alla porta chiese chi fossero, il viandante con voce sicura rispose: il viandante , subito si aprirono le porte, ed entrano in città, trovarono come sempre, un mercato a cielo aperto, strilloni, venditori, cartomanti, truffatori, tutti intenti nelle loro azioni, le più disparate possibili.
Si diressero verso la casa natia, bussarono alla porta, nessuno rispose, andarono verso il ritrovo abituale, non c’era nessuno; insospettiti magari fosse accaduto qualcosa, andarono nell’ultimo posto dove erano sicuri di incontrare gli altri discepoli; e li, li trovarono.
Fu incontro esaltante, perché ognuno di loro aveva una novità da raccontare, mai come in questa occasione era splendido stare insieme.
Ed accadde!!!
Per la prima volta si manifesta , nel viandante una cosa stranissima, si vede al di fuori del suo corpo, come se si fosse sdoppiato, una parte presente all’incontro, l’altra a ridere dell’entusiasmo che si viveva.
Era una sensazione bellissima, mai vissuta, che gli dava una carica al di fuori del comune;
si immedesimò talmente in ciò che accadeva, che coinvolse i suoi discepoli in questa sensazione, tutti risposero in coro, finalmente è accaduto, aspettavamo solo questo passo per dirti chi sei tu in realtà.
Tu sei il Viandante puro, colui il quale, trasforma tutto in positivo ed emana luce di speranza e di realizzazione, per tutti noi , che ne sentiamo il bisogno e ne sappiamo cogliere l’attimo.
Dopo aver mangiato e bevuto,e si sono finiti di raccontare le loro ultime novità, si sono lasciati dicendosi, che il giorno dopo si sarebbero rincontrati, nel loro ritrovo abituale.
Il viandante, ritiratosi nella casa paterna, sistemato il bagaglio si sdraio; appisolatosi fece un sogno, che ben presto si tramuto in realtà.
Infatti il mattino successivo, partì senza salutare nessuno, verso il luogo apparsogli nel sogno.
Da qui parte alla scoperta, dall’ultimo baluardo che gli serve per sconfiggere il drago, ed arrivare finalmente a vedere, come facevano i suoi discepoli, la luce da lui emessa.
Incamminatosi, verso questa meta ancora sconosciuta, il viandante, la sua prima tappa la fa in un territorio ai confini con il mare, da lui sempre amato.
Sedutosi su una pietra color onice per riposarsi dopo cinque ore di lungo cammino,intento nel consumare il pasto mattutino, il viandante si appisola, da qui inizia un sogno; che lo porterà a visitare con la mente un luogo, che successivamente visiterà di persona.
Non sapendo dove si trovava il luogo apparsogli nel sogno, il viandante si incamminò, verso l’unica direzione possibile, cioè verso le montagne, che facevano da naturale barriera con i territori confinanti alla sua terra natia.
Ritroviamo il nostro personaggio, sopra un barcone in direzione Sud; mentre continuava la discesa del fiume, sopra il barcone conobbe una donna.
Dalle fattezze minute, ma talmente ben modellate che il solo guardarla, faceva mancare il respiro al viandante.
Aveva i capelli neri ricci, gli occhi verdi (un misto tra smeraldo lucente e verde prato), un seno piccolo ma molto sodo, ed emanava un profumo della pelle, inebriante.
Mentre iniziavano la loro conoscenza, la prima domanda che la donna fece, al viandante fu?
Dove vai uomo?
Il nostro uomo con parole molto semplici e sicure rispose:
L’altra notte in sogno mi è apparsa una città che non conosco e nella quale non sono mai stato, ma so che debbo visitarla per arrivare alla conclusione del mio viaggio interiore.
Questa risposta incuriosì molto la donna e da li iniziarono a conoscersi.
In un modo molto naturale, come si conoscessero da sempre, si raccontarono le loro vite e i motivi che li portava sopra quel barcone.
Il viandante, d’improvviso si sentiva totalmente a suo agio con questa donna, come non mai.
La prima cosa, stranamente che gli venne in mente al nostro protagonista fu di chiedere alla sensuale donna, se per caso vedesse la luce, che lui emanava; la risposta fu affermativa.
Proseguirono la loro discesa, ad un certo punto dopo circa tre ore di viaggio, la donna disse all’uomo, che lei era arrivata quasi a destinazione, si dispiaceva molto che da li a poco si sarebbero dovuti separare; l’uomo rispose: che se lei riusciva a vedere la luce sicuramente in un altro dei suoi viaggi, si sarebbero rincontrati e avrebbero continuato a stare insieme come era accaduto sul barcone.
Arrivato all’ultima fermata del fiume, il viandante è nuovamente in strada, per proseguire il suo cammino verso la meta, al momento ancora sconosciuta.
Appare il primo segnale, che fa intuire al viandante di essere sul giusto percorso, il segnale è un farfalla dai colori scintillanti ( arancio , con sfumature azzurre, e dei pois neri e gialli); ed in più gli sembra di vedere nuovamente la donna incontrata sul barcone, lasciata quasi dodici ore prima.
Proseguendo lungo il cammino, incomincia a rivedere alcune tipologie di territorio, apparsegli nel sogno, ed ancora di più si convinse,di essere sulla strada giusta; lungo il cammino incontra, un anziano al quale chiede quanto fosse distante la prima città; l’anziano rispose, ancora due giorni di cammino e sarebbe arrivato.
Trovata una taverna nella quale potersi sfamare e passare la notte, il viandante si riposò;il mattino successivo deciso ad essere il più veloce possibile,per raggiungere questa metà tanto agognata, partì al sorgere del sole, sicuro che fosse arrivato alla sua meta finale.
Arrivato in città, il viandante, capì immediatamente che si trattava della città del sogno, tutto gli sembrò familiare, qualunque cosa vedesse era ben impressa nella sua mente.
Si avvicino ad una bancarella che vendeva campane a vento, ed il venditore, mentre esaltava le sue mercanzie, si interruppe d’improvviso, si voltò verso il viandante, ed esclamo!!
Finalmente sei arrivato!!
ti aspettavamo da molto tempo, so che hai dovuto fare un lungo cammino ,prima di giungere fra noi, d’ora in poi vedrai che tutto ti si chiarirà e avrai tutte le risposte di cui hai bisogno.
Il venditore chiamò a raccolta tutti gli altri venditori della città, e pronunciò le parole in codice,(wokat,wokata,glob,globetta), per far capire che il VIANDANTE era fra loro.
Subito dopo si raccolse una grande folla di curiosi, perché tutti lo volevano conoscere e volevano vedere la luce;dandosi appuntamento alla sera per iniziare la festa di benvenuto.
Nel frattempo il viandante si appartò con il venditore di campane a vento e iniziarono a parlare di tutto ciò che riguardava il sogno fatto dal viandante.
Nella mente del viandante, mentre il venditore parlava,incominciavano a chiarirsi i lati più bui, ed all’improvviso sul suo volto si manifestò un sorriso di soddisfazione.
Finalmente tutto era chiaro!!
Lasciatosi, con il venditore con la promessa di rincontrarsi la sera, il nostro uomo, trovò con molta facilità un luogo ove lavarsi e rifocillarsi, presi dalla sacca gli indumenti puliti; si vestì, scese in strada , sicuro che si sarebbe divertito durante la festa serale.
Iniziava ad animarsi tutto, anche i luoghi più nascosti della città; emanavano luce di ogni genere e colore, era un turbinio di striscioni, ghirlande, candele, lampade, bambini che correvano, donne intente nella preparazione dei pasti e dei tavoli.
Appartatosi da tutto il trambusto cittadino, il viandante si avvicinò verso una piccola bottega che vendeva vino, entrò, si sedette e subito una ragazza dalle fattezze orientali, lo accolse con un sorriso che calamitò la sua attenzione, in modo spontaneo chiese un bicchiere di un vino liquoroso tipico della sua città, la ragazza ancora con il sorriso ben impresso sul suo volto gli disse che quel tipo di vino , non l’ho avevano , ma gli avrebbe fatto assaggiare qualcosa di simile.
Mentre sorseggiava il suo vino, nella bottega entrò il venditore, si sedette al suo tavolo e continuarono la discussione, riguardo al suo arrivo in città.
All’improvviso esclamò il viandante!!
Tu sei la voce?
Ed il venditore, No!! Sono solo un suo tramite, mi raccomanda di dirti, che adesso che sei arrivato alla conclusione del tuo viaggio, fai buon uso di tutti gli insegnamenti e gli incontri avuti lungo il cammino;e cosa molto importante non recriminare sul tuo passato, perché questo e passato e non tornerà più.
Entrambi felici, per lo scambio avuto, uscirono dalla bottega e si avviarono verso il centro della festa, che gia nel frattempo era iniziata.
Il venditore, incominciò a presentarlo a tutti, per ultimo lascio, una donna, quando la vide il viandante, sentì nella sua mente le parole pronunciate dalla Voce “ vivrai il sogno della tua vita.
Fu sicuro, quella era la donna e madre dei suoi futuri figli, che cercava da tutta la vita e all’improvviso si era materializzata; quando si dice il destino..
Dopo le presentazioni, si mischiarono alla festa in corso, girando da un tavolo all’altro, sempre legati per mano, salutando e sorridendo a tutti, era un tripudio di felicità.
Il viandante, ormai certo che tutto si sarebbe messo al meglio, addirittura solo il calore emesso dalla mano della donna, lo emozionava.
Dopo aver trascorso la notte insieme, il mattino successivo, senza neanche il bisogno di dirlo, preparano i bagagli e partirono alla volta della città natia del viandante.
Ella era vogliosa di conoscere i discepoli e di sentire dalla voce del viandante tutte le avventure capitategli.
Pronti per la partenza, la donna disse:che sentiva il bisogno di salutare colui che aveva permesso questo loro incontro, il viandante ne fu felice, perché anche lui ne sentiva il bisogno..
Dopo i saluti, e la promessa che avrebbe fatto tesoro di tutto ciò che si erano detti, s’incamminarono alla volta della città.
Ritroviamo i nostri due protagonisti, quasi davanti le mura della città natia, e mentre il viandante continuava i suoi racconti sulla emozionanti avventure vissute, incontrano i discepoli, di ritorno da un loro pellegrinaggio.
Quello che avvenne al momento dell’incontro, fu indescrivibile, talmente era elevata la gioia e la voglia di stare insieme che tutti, cantavano, ballavano, ridevano.
Finalmente durante l’incontro, il viandante vide la luce emessa da se stesso riflessa negli occhi della donna; anche lei possedeva lo stesso dono..

Sale