LA CONFUSIONE POLITICA ITALIANA Penso che si sia toccato il fondo del barile. Non si vede più luce all'orizzonte. |
E facciano sorgere dubbi, nei sostenitori del PDL, che non sono esageratamente convinti, di come conduce l'Italia il Premier.
Giustamente i sinistri o sinistrati che dir si voglia, tendono sempre a far apparire, qualunque sia il risultato raggiunto, scadente e poco rilevante, non facendo i conti che il loro modus operante, non solo infastidisce, ma alimenta una corrente d'insoddisfazione in tutti.
Cercare di fare una politica costruttiva, sembra sia diventato impossibile, perché tutte le voci parlanti, presentano sempre e solo idee diverse, capita raramente che ci sia una condivisione ampia, che soddisfi tutti.
Perché scrivere di questo argomento, per un semplice motivo, leggevo sul quotidiano CentritaliaOnline, che per aumentare ancora di più la confusione politica, anche gli immigrati stanno fondando un partito, e la cosa più aberrante che ci sono Italiani, che hanno sposato l'idea.
Dico ma siamo fuori di testa?
Facciamo un piccolo elenco di coloro che fanno politica attivamente:
POLITICI DI PROFESSIONE
MAGISTRATI
GIORNALISTI
CONDUTTORI TELEVISIVI
CONDUTTORI RADIOFONICI
PROFESSORI UNIVERSITARI
PROFESSORI SCOLASTICI
Diciamo che è abbastanza rappresentata la società Italiana,non basta.
Si sente ancora il bisogno di confondere le idee ,nei nuovi giovani, molto manipolabili.
Fermorestando che gli immigrati pur essendo residenti in Italia, sono facilmente influenzabili, perché non hanno una vera idea politica, di conseguenza a cosa serve creare questo movimento.
Che tra l'altro da parole affermate dall'ideatrice, non si schiererebbero ne a Destra ne a Sinistra,magari si allineano a quella galassia inutile come cinque stelle e verdi, che l'unica cosa alla quale tendono è ricevere i rimborsi elettorale e i sostegni, dati dallo Stato.
Cioè gli stupidi rimangono sempre i cittadini che non fanno politica attiva e non usufruiscono del sostentamento dello Stato,e vivono solo del loro misero stipendio o pensione.
Fermorestando i fortunati che ne sono in possesso.
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