LA LINGUA ITALIANA..

In questi ultimi anni, fra i maggiori uomini di cultura del Paese Italia, è nato un grande dialogo sull'utilizzo della lingua Italiana.

Ovviamente in questo dialogo, non poteva non entrare il mondo politico, con tutte le sue idee, e sfacciettature.

Alcuni esponenti si stanno battendo per far introdurre il dialetto (slang) regionale come lingua ufficiale.

Affermano,che il tutto nasca, perchè, si sente maggiormente l'esigenza di non far perdere le proprie origini, oggi quasi del tutto scomparse, a favore di una globalizzazione sempre maggiormente dilagante in tutti i settori della vita sociale.

Contemporaneamente, avviene un altro tipo di avvenimento; la velocità con qui viviamo le nostre metropoli, purtroppo ci ha ridotto drasticamente il tempo che possiamo dedicare alla nostra attività sociali.

Di questa nuova realtà, in primis ne piange  LA LINGUA ITALIANA, perchè, vengono utilizzate, mille abbreviazioni, e mille storture diverse.

Ed entra in gioco anche un'altro fattore, essendo che il nostro paese è diventato multietnico, anche i nuovi abitanti fanno la loro parte, trasformando la lingua, con le loro storture; alle volte incomprensibili , anche al più insigne lingusta Italiano.

Le storture, e le abbreviazioni, più esagerate, le leggiamo soprattutto quando riceviamo gli ormai famosissimi SMS,oggi diventati mezzo di comunicazione essenziale, per le comunicazioni veloci.

La situazione, più particolare si verifica quando si dialoga, con le persone che fanno un uso frequente delle abbreviazioni, non riescono, più ad esprimersi in modo consono, sia perchè troppo abituati alle abbreviazioni, sia perchè delle volte sconoscono completamente le parole.

Se fosse ancora vivo DANTE, avrebbe dei seri problemi di comunicazione, perchè dopo aver tanto lottato, per la lingua, che noi oggi parliamo e scriviamo, non si riconoscerebbe più in questa nuova dialettica che sta prendendo piede.

Il pensiero che sto affrontando, oggi vuole essere una critica, all'utilizzo delle abbreviazioni, e delle storture, che francamente confesso ne potremmo fare benissimo a meno; dedicarsi qualche secondo in più, alla scrittura fa bene, sia a chi scrive, sia a chi legge, e soprattutto ne godrebbe la nostra amata lingua...